E con buona ragione: nonostante vengano inondate da decine, se non centinaia, di email al giorno, le persone continuano ad aprirle ad un tasso impressionante. La comunicazione via email è un ottimo modo per le aziende di rimanere in contatto con un pubblico di persone che hanno espresso interesse per le loro offerte.
Ma comunque nessuno ama la posta indesiderata, né nella propria cassetta delle lettere, né nella propria casella di posta elettronica. Ma una strategia di email marketing strutturata può dimostrarsi parte fondamentale di qualsiasi strategia di marketing digitale aziendale.
Esistono tantissimi strumenti disponibili per aiutarti a creare email migliori e più efficaci, ma questo articolo non si concentrerà su questo argomento, ma invece si concentrerà su tre lezioni che possiamo imparare dai fallimenti e dalle frustrazioni del marketing via email.
1 - La disiscrizione dalla mailing list è una cosa positiva
Ricevere una disiscrizione è simile a ricevere un unfollow su instagram, ma in questo caso lo si viene a sapere. Può fare male quando qualcuno si disiscrive dalla tua newsletter, ma non è la fine del mondo. Anzi, probabilmente non vorresti quei contatti nella tua lista comunque. Perché, potresti chiederti?
Quando le persone si disiscrivono dalla tua lista email, è un segnale che non sono interessate a te. Se è così, probabilmente non compreranno il tuo prodotto, non si iscriveranno alla tua promozione o non apriranno ulteriori email.
In altre parole, queste persone saranno solo un peso per le tue statistiche email - abbasseranno il tasso di apertura, ridurranno il tasso di clic e non serviranno a nulla.
Un altro motivo per cui le disiscrizioni possono essere positive è perché ti danno la possibilità di capire cosa non funziona e di regolare di conseguenza la tua strategia di email. Inoltre, se guardi quali mail non ricevono disiscrizioni, puoi capire meglio cosa piace al tuo pubblico.
Nei casi in cui ricevi un numero insolitamente elevato di disiscrizioni, fai attenzione non solo all'oggetto della mail, ma anche al design della mail, ai contenuti all'interno della mail e a qualsiasi altra cosa che potrebbe aver scatenato una forte reazione dai tuoi lettori. Ciò che impari potrebbe sorprenderti - e sicuramente ti aiuterà a creare messaggi migliori in futuro.
2 - Il secondo punto riguarda la necessità di imparare dalle basse percentuali di apertura delle email.
Quando le persone non aprono le tue email, fermati a riflettere sul perché. Forse l’oggetto della mail non è abbastanza accattivante o forse la tua email finisce nella cartella spam. Puoi testare molti aspetti di una bassa percentuale di apertura. Molte persone sono sorprese nello scoprire che l'invio di email nel fine settimana può aumentare i tassi di conversione perché i lettori hanno più tempo per sfogliare le email durante il loro tempo libero.
In altri casi può essere l'orario di invio a fare la differenza. Nel mondo finanziario, per esempio, inviare il contenuto all'apertura dei mercati tende ad essere più rilevante che inviarlo durante la giornata di trading, quando le persone non hanno molto tempo per controllare la posta. I negozi online potrebbero trovare utile inviare le email durante la sera in modo che le persone possano sfogliare il catalogo online con più tempo e tranquillità.
O ancora in alcuni casi puoi rischiare di trovare tanta concorrenza: ad esempio se stai inviando le email in un momento particolarmente congestionato, come durante la stagione delle vacanze, prendi in considerazione la possibilità che la mail venga persa di vista nella casella di posta. Forse dovresti inviarla un po' prima o scegliere un titolo esplosivo che spicchi tra la folla.
Il vantaggio di una bassa percentuale di apertura è che chiunque apra l'email probabilmente è un contatto molto interessato e pronto a compiere delle azioni. Tienilo presente anche tu e inserisci quei contatti in una mailing list di veri affezionati o comunque sia utilizza un tag per segnalarli dentro la mail stessa. Potrà essere molto utile in futuro.
3 - Avere una mailing list eccessivamente ampia è uno sbaglio: ma se si inizasse a segmentare...
Se hai una mailing list molto ampia, è molto probabile che il tuo messaggio non sia interessante per tutti i tuoi lettori contemporaneamente.
Pensaci: se stai pubblicizzando sci o stivali da neve, vuoi davvero inviare quella mail alle persone di Palermo?
Se stai vendendo servizi di consulenza, vuoi pubblicizzarti a medie e grandi aziende (che probabilmente hanno membri del team talentuosi già in servizio) o concentrare la tua energia su piccole imprese che apprezzeranno veramente la tua esperienza? Forse offri servizi diversi che puoi offrire alle aziende più grandi? Se offri software di contabilità, potresti voler inviare un'email diversa a coloro che possono essere individuati come fornitori di servizi di contabilità interni e quelli che forniscono servizi di contabilità freelance.
Se puoi segmentare la tua lista di contatti email per offrire promozioni più mirate a ciascun pubblico pertinente, hai maggiori probabilità di avere una campagna di email di successo, sia in termini di tasso di apertura che di tasso di clic. È anche una buona idea suddividere la tua lista di email e testare offerte diverse per ciascuna lista, in modo da sapere cosa funziona per ogni gruppo e cosa non funziona.
Conclusione
Non c'è alcuna soluzione magica quando si tratta di inviare email: alcuni provvedimenti funzioneranno, altri no. Ma adottando un approccio ponderato ai tuoi messaggi e facendo uno sforzo per imparare da ogni invio, potrai affinare il processo e migliorare un po' alla volta con ogni nuova spedizione. Alla fine della giornata, i tuoi lettori saranno più soddisfatti delle tue offerte e tu sarai più soddisfatto dei risultati.
